Der Steppen-Thymian, Steppen-Quendel oder Pannonischer Thymian (Thymus kosteleckyanus, "Thymus pannonicus") ist eine Pflanzenart aus der Gattung der Thymiane (Thymus) in der Familie der Lippenblütler. Er wurde zu Ehren von Vincenz Franz Kostelecky benannt.
Der Steppen-Thymian ist ein kleiner Strauch, dessen blütentragende Stängel 10 bis 20 (selten bis 30) cm lang werden und aufrecht bis aufsteigend wachsen und an der Basis verholzend und oftmals verzweigt sind. Meist sind sie rundum kurz behaart oder selten nur auf zwei Seiten. Kriechende, nicht-blütentragende Stängel werden nicht gebildet. Die Laubblätter sind meist 10 bis 15 mm lang und 3 bis 5 mm breit. Sie sind nahezu aufsitzend, elliptisch-lanzettlich, spitz, krautig und spärlich drüsig gepunktet. Die Aderung ist nur undeutlich zu erkennen.
Die Blütenstände sind selten verzweigt. Die Tragblätter gleichen den Laubblättern. Der Kelch ist 2,5 bis 3,5 (selten bis 4) mm lang, glockenförmig und meist grünlich bis strohfarben. Die obere Lippe ist länger als die Kelchröhre. Die oberen Zähne sind etwa 1 cm lang, dreieckig bis lanzettlich und bewimpert. Die Krone ist blass pink oder rot.
Die Art kommt in Zentralmittel- und Ostmitteleuropa und in Osteuropa vor. Im Norden reicht das Verbreitungsgebiet bis an den 57. Breitengrad in Zentralrussland.
In Österreich tritt die Art in den Bundesländern Burgenland, Wien und Niederösterreich nur im Pannonischen Gebiet auf Trockenrasen der collinen Höhenstufe selten auf. Sie gilt als stark gefährdet.
Innerhalb der Gattung der Thymiane (Thymus) wird die Art in die Subsektion Isolepides der Sektion Serpyllum eingeordnet.[1]
Der Steppen-Thymian, Steppen-Quendel oder Pannonischer Thymian (Thymus kosteleckyanus, "Thymus pannonicus") ist eine Pflanzenart aus der Gattung der Thymiane (Thymus) in der Familie der Lippenblütler. Er wurde zu Ehren von Vincenz Franz Kostelecky benannt.
Hungorski płonjak (Thymus pannonicus) jo rostlina ze swójźby gubkatych kwitarjow (Lamiaceae).
Hungorski płonjak rosćo pód miłymi wuměnjenjami hdys a hdys pśecej zelena. Howacej rosćo kaž trajne zele nisko a do šyrokosći.
Kwiśonki su rožojte.
Póchada z krotkowjacorneje a srjejźneje Europy.
Hungorski płonjak (Thymus pannonicus) jo rostlina ze swójźby gubkatych kwitarjow (Lamiaceae).
Madźarska babyduška (Thymus pannonicus) je rostlina ze swójby cycawkowych rostlinow (Lamiaceae).
Madźarska babyduška rosće pod miłymi wuměnjenjemi hdys a hdys přecozelena. Hewak rosće kaž trajne zelo nisko a do šěrokosće.
Kćenja su róžojte.
Pochadźa z juhozapadneje a srjedźneje Europy.
Madźarska babyduška (Thymus pannonicus) je rostlina ze swójby cycawkowych rostlinow (Lamiaceae).
Il timo lanoso (nome scientifico Thymus kosteleckyanus Opiz, 1825) è una pianta perenne della famiglia delle Lamiaceae.[1]
Il nome generico (Thymus) deriva da un antico nome greco usato da Teofrasto (371 a.C. – Atene, 287 a.C.), un filosofo e botanico greco antico, discepolo di Aristotele, autore di due ampi trattati botanici, per una pianta profumata utilizzata come incenso nei sacrifici.[2][3] L'epiteto specifico (kosteleckyanus) è stato dato in onore del fisico e botanico boemo Vincenz Franz Kosteletzky (1801–1887), in ceco Vincenc František Kostelecký.[4][5]
Il nome scientifico è stato definito per la prima volta dal botanico e guardia forestale ceco-tedesco Philipp Maximilian Opiz (Cáslav, 5 giugno 1787 – Praga, 20 maggio 1858) nella pubblicazione "Naturalientausch. [Edited by P. M. Opiz] - 9: 104. 1825" del 1825.[6]
Queste piante arrivano ad una altezza di 10 – 25 cm. La forma biologica è camefita reptante (Ch rept), sono piante che si distinguono per l'accrescimento degli organi aderente al suolo, con carattere strisciante. In questa pianta sono presenti delle ghiandole essenziali.[3][7][8][9][10][11]
Le radici sono secondarie da rizoma.
La parte aerea del fusto è pseudorepente (i fusti sono striscianti e radicanti ai nodi e terminano con un apice fiorifero) con rami allungati. Il fusto è tetragono, con una sezione quadrangolare, a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici. La superficie è ricoperta da peli patenti lunghi 1,0 - 1,5 mm olotrichi (i peli sono distribuiti tutto intorno al fusto).
Le foglie, sessili, lungo il fusto sono disposte in modo opposto (in genere a 2 a 2) e ogni coppia successiva è disposta ad angolo retto rispetto alla sottostante (disposizione decussata). La forma varia da strettamente ellittica a lanceolata. La proporzione fra larghezza/lunghezza varia da 1:3 a 1:6. Le foglie lungo il fusto sono più o meno uguali fra loro. La superficie è villosa con nervi deboli (sono poco rilevanti è più o meno verdi) e appena anastomosati. I fascetti basali e le stipole sono assenti.
Le infiorescenze sono formate da alcuni fiori raccolti in verticilli spicati eretti a forma da sferica a ovoide (le infiorescenze si trovano nella porzione superiore dei fusti). I verticilli sono terminali o (nel caso di infiorescenze allungate) ascellari distribuiti lungo il fusto più o meno spaziati. Le brattee dell'infiorescenza sono simili alle foglie.
I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice, ossia il perianzio, sono a 5 parti). Lunghezza del fiore: 4 – 6 mm.
Il frutto è uno schizocarpo composto da 4 nucule (tetrachenio) secche, con forme da ovoidi a oblunghe, con superficie liscia e glabra. L'endosperma è scarso o assente.
Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
La famiglia di appartenenza della specie (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie[10], ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie: il genere Thymus è descritto nella tribù Mentheae (sottotribù Menthinae) appartenente alla sottofamiglia Nepetoideae.[7][17]
Il numero cromosomico di Thymus kosteleckyanus è: 2n = 28.[18]
Nella "Flora d'Italia" la specie di questa voce è chiamata Thymus pannonicus All..
Il genere Thymus è molto difficile da "trattare" in quanto le varie specie sono molto simili ad un esame superficiale. Solamente dopo una analisi completa del portamento compreso l'apice vegetativo e i rami laterali è possibile identificare un campione.[9] Fondamentalmente si possono trovare tre tipi di portamento:
Importante nell'identificare le varie specie è anche il riconoscimento del carattere dei peli lungo il fusto: tipo, lunghezza e distribuzione. In particolare si riconoscono tre tipi di distribuzione dei peli:
Anche il tipo di nervatura delle foglie è soggetta a variabilità interspecifica. Si distinguono nervature "forti" quando i nervi sono più sporgenti e colorati diversamente (paglierino) rispetto alla superficie della foglia; e nervature "deboli" per nervi meno rilevanti e colorati più o meno di verde come le foglie.
La pianta di questa voce fa parte del Gruppo di Thymus serpyllum (Serpillo, Serpolino e Pepolino) comprendente (relativamente alla flora spontanea del territorio italiano) le seguenti specie (oltre a Thymus kosteleckyanus): Thymus alpestris Tausch ex A.Kern., Thymus praecox Opiz, Thymus odoratissimus Mill., Thymus oenipontanus Heinr. Braun, Thymus thracicus Velen., Thymus longicaulis C. Presl e Thymus pulegioides L.. Le specie di questo gruppo sono molto simili tra di loro e spesso vengono confuse le une con le altre; i caratteri comuni a questo gruppo sono:[9]
L'habitat tipico per queste specie sono i prati aridi di tipo steppico, le pietraie e le rupi soleggiate.
La specie di questa voce è simile alle seguenti specie e sottospecie:[9]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]
Il timo di Kosteletzky in altre lingue è chiamato nei seguenti modi:
Il timo lanoso (nome scientifico Thymus kosteleckyanus Opiz, 1825) è una pianta perenne della famiglia delle Lamiaceae.
Thymus kosteleckyanus is een vaste plant uit de lipbloemenfamilie (Lamiaceae). De wetenschappelijke naam van de soort werd voor het eerst geldig gepubliceerd door Philipp Maximilian Opiz in 1825.[1][2]
Thymus kosteleckyanus groeit bereikt een lengte van 10 à 30 cm (soms 40 cm). Heeft lancetvormige tot elliptische bladeren die meestal 1 à 2 cm lang en 1,5 à 4 mm breed worden. De bloemen zijn lila van kleur. Bloeit van eind mei tot in juli.[3]
Thymus kosteleckyanus groeit op droge weiden, graslanden en rotsachtige gebieden van de Pannonische vlakte en omringende gebieden, Bulgarije, Roemenië, Oekraïne en de zuidelijke delen van Europees Rusland, waar zijn verspreidingsgebied zich splitst in de richting van de Kaukasus enerzijds en naar het zuiden van West-Siberië, Kazachstan, Kirgizië en Sinkiang anderzijds.[3] Heeft een geïsoleerd voorkomen in het Poolse woiwodschap Święty Krzyż.[4]
Thymus kosteleckyanus is een vaste plant uit de lipbloemenfamilie (Lamiaceae). De wetenschappelijke naam van de soort werd voor het eerst geldig gepubliceerd door Philipp Maximilian Opiz in 1825.
Macierzanka pannońska (Thymus kosteleckyanus Opiz) – gatunek rośliny z rodziny jasnotowatych (Lamiaceae). Występuje w środkowej, wschodniej i południowo-wschodniej Europie, w środkowej Azji, Kaukazie i Syberii[2]. W Polsce rośnie tylko w pasie wyżyn[3].
Bylina, chamefit. Rośnie na skałach wapiennych. Kwitnie od czerwca do sierpnia. Gatunek charakterystyczny muraw kserotermicznych z rzędu Festucetalia valesiacae[5].
Roślina umieszczona na Czerwonej liście roślin i grzybów Polski (2006)[6]w grupie gatunków rzadkich, potencjalnie narażonych (kategoria zagrożenia: R).
Macierzanka pannońska (Thymus kosteleckyanus Opiz) – gatunek rośliny z rodziny jasnotowatych (Lamiaceae). Występuje w środkowej, wschodniej i południowo-wschodniej Europie, w środkowej Azji, Kaukazie i Syberii. W Polsce rośnie tylko w pasie wyżyn.
Thymus pannonicus là một loài thực vật có hoa trong họ Hoa môi. Loài này được Opiz miêu tả khoa học đầu tiên năm 1825.[1]
Thymus pannonicus là một loài thực vật có hoa trong họ Hoa môi. Loài này được Opiz miêu tả khoa học đầu tiên năm 1825.