Il barbagianni comune (Tyto alba Scopoli, 1769) è un uccello rapace notturno appartenente alla famiglia dei Titonidi.[2]
Sono pallidi, 33–39 cm di altezza con un'apertura alare di 80–95 cm e hanno lunghe zampe. Hanno un volo oscillante quando si avvicinano ai terreni di caccia. Questa particolare tecnica è unica nella sua specie: quello del barbagianni è infatti noto per essere il volo più silenzioso fra tutti gli uccelli conosciuti. L'animale è infatti rapace e principalmente carnivoro, e una tale capacità è fondamentale per poter sorprendere le prede, ignare del suo arrivo. Tutto ciò è possibile grazie alla sua particolare fisionomia. È dotato infatti di un'apertura alare molto elevata in proporzione al piccolo corpo, che permette al barbagianni di planare facilmente e col minimo sforzo.
Maschi e femmine si somigliano molto, ma, in generale, le femmine sono leggermente più grandi dei maschi e di colore più scuro. Il peso varia da circa 200 grammi per le sottospecie più piccole (come ad esempio nelle isole Galápagos) a più di 500 grammi come il barbagianni del Nord America, mentre i barbagianni europei pesano da 300 grammi (maschio) a 400 grammi (femmine).
Ci sono alcune sottospecie che si distinguono dai colori della parte inferiore del corpo. Per esempio, il Tyto alba alba dell'Europa occidentale è praticamente totalmente bianco sotto, mentre il Tyto alba guttata dell'Europa centrale è arancione. Tutte le sottospecie hanno parti superiori grigie e ocra. Il piumaggio è in genere molto luminoso.[3]
I barbagianni sono diffusi in tutti i continenti tranne che in Antartide.
Sono uccelli tipici di zone d'aperta campagna e cacciano prevalentemente ai margini dei boschi.
Sono diffusi in tutta l'America Latina e in Europa, tranne negli ambienti più freddi, come le Alpi e la Scandinavia. In America Settentrionale sono poco diffusi in Canada e del tutto assenti in Alaska. Ci sono molti esemplari di varie sottospecie in Africa. Sono presenti anche in Indocina e Australia.
Sono prevalentemente stanziali, notturni o crepuscolari.
È un superpredatore. Si nutre di arvicole, rane e insetti e di animali dannosi per l'uomo come i ratti, i topi, le talpe. Un barbagianni adulto mangia approssimativamente 3 topi al giorno. Durante il periodo dell'accoppiamento, il maschio offre alla femmina una preda per ottenere la sua disponibilità sessuale. Una coppia che alleva dai 3 ai 5 piccoli consumerà molti più roditori.
Hanno un grido acuto riconoscibile che dà fastidio alle orecchie se ci si trova vicino. Stridono inoltre come pentole a vapore. Se vengono catturati o costretti in un angolo, senza via di fuga, si mettono supini e sgambettano.
Il barbagianni è economicamente vantaggioso per l'uomo in quanto elimina altri animali dannosi come roditori e talpe. Per tale motivo i contadini spesso incoraggiano abitazioni per barbagianni fornendo loro siti per la nidificazione quali una scatola lignea per il nido o un tamburo grande montato lateralmente rispetto ad un fienile. Inoltre viene utilizzato spesso nella falconeria, infatti tra i rapaci notturni è tra quelli più utilizzati.
I nidi, ricchi di borre, ossia di resti inutilizzabili dei suoi pasti, ospitano dalle 4 alle 6 uova di colore bianco la cui incubazione dura per 30-40 giorni.[4]
Sono note le seguenti sottospecie[2]:
Sin dai tempi antichi, il barbagianni è considerato e rappresentato come un essere maligno, o un fantasma, portatore di sfortuna e malessere. Da qui il famoso modo di dire "balordo come un barbagianni". Ciò è dovuto al suo piumaggio principalmente chiaro ed al suo volto pauciespressivo quadri-tondeggiante, che risaltano nella notte nei suoi voli completamente silenziosi, oltre che all'abitudine di cacciare in posti come i cimiteri (data l'abbondanza di topi) e ultimo, ma non per importanza, al suo verso acuto e prolungato.
Il barbagianni comune (Tyto alba Scopoli, 1769) è un uccello rapace notturno appartenente alla famiglia dei Titonidi.