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Centaurea aeolica ( Italian )

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Il fiordaliso delle Eolie (nome scientifico Centaurea aeolica Guss. ex Lojac., 1903) è una pianta erbacea, angiosperma dicotiledone, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Descrizione

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Il portamento
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Infiorescenza

La specie di questa voce è una piante perenni con portamenti erbacei. La forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr), sono piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm (le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose). L'altezza massima è di 2 - 4 dm. Tutta la pianta in giovane età è bianco-tomentosa; nel seguito diventa glabrescente e più o meno verde.[3][4][5][6][7]

Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata. La forma della lamina è 1-2-pennatosetta con segmenti lanceolati. Le foglie superiori hanno dei segmenti più o meno lineari-spatolati.

Le infiorescenze sono composte da grossi capolini terminali o ascellanti, scaposi-solitari, o raccolti in formazioni corimbose o di altro tipo. I capolini, più o meno disciformi o radiati e eterogami (raramente sono omogami), sono formati da un involucro a forma ovoide o subsferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: tubulosi (centrali) e ligulati (periferici). Le brattee disposte in più serie in modo embricato e scalato hanno delle forme lanceolate con apici acuti, senza ciglia e margini interi (le appendici, presenti in molte specie del genere Centaurea, qui sono quasi assenti). Il ricettacolo, a forma piatta o più o meno conica, è ricoperto da pagliette oppure, più raramente, è nudo. Diametro dell'involucro: 8 – 13 mm.

I fiori sia quelli tubulosi che ligulati sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori centrali in genere sono tubulosi (actinomorfi); quelli periferici sono di tipo ligulato (zigomorfi). In genere i fiori sono ermafroditi (bisessuali) e feritili. Quelli periferici sono sterili (neutri) e talvolta con staminoidi.

*/x K ∞ {displaystyle infty } infty , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: i fori tubolosi centrali si aprono in cinque profondi lobi; quelli ligulati della periferia (perlopiù sterili) sono più o meno bilabiati e molto lunghi (raramente sono ridotti). Il colore va dal rosa, al porpora e il violetto.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base caudata. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica o schiacciata ai poli.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme con due stigmi divergenti e glabri; un ciuffo di peli è presente all'apice dello stilo. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.
  • Fioritura: da giugno a luglio.

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è oblunga e compressa (raramente è obconica); è colorato di marrone-nero. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie è liscia o a coste. Il carpoforo (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. I pappi, formati da due serie di setole (quelle esterne sono pennate o piumose; quelle interne sono più piccole e lacerate), sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio. Raramente il pappo può essere nullo. L'ilo è laterale.

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Queste piante presentano una particolare sensibilità al tatto nei filamenti delle antere. Questi si irritano allorquando avviene uno stimolo tattile qualsiasi, come lo strofinio di un pronubo; contemporaneamente dalle antere esce del polline e lo stillo si raddrizza per riceverlo prontamente. Avviene così una auto-impollinazione.[9]

Distribuzione e habitat

  • Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Endemico
  • Distribuzione: in Italia questa specie è rara e si trova nelle isole Eolie, Lipari, Vulcano, Alicudi, Salina, Panarea e Stromboli.
  • Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono le rupi e i pendii aridi.
  • Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 200 m s.l.m..

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[13][14][15][16]

Filogenesi

La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere Centaurea è inserito nel gruppo tassonomico informale Centaurea Group. La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è definita come il "core" della sottotribù; ossia è stato l'ultimo gruppo a divergere intorno ai 10 milioni di anni fa.[15][16][17][18]

Il genere Centaurea è di difficile trattazione essendo altamente polimorfo. Forse è un complesso polifiletico ancora poco conosciuto. Frequenti sono i fenomeni di ibridazione; sono presenti fusti pesanti e con pappo nullo o inefficiente, e quindi poco adatto alla disseminazione a distanza: si generano così una moltitudine di taxa locali segregati, che non sono separati da barriere sessuali, ma da ristrette separazioni geografiche.[3]

La specie di questa voce fa parte della del gruppo delle centauree la cui parte apicale delle brattee (o squame) dell'involucro non è chiaramente separata (tramite una strozzatura) dal corpo sottostante della squama e all'apice è presente una singola spina mucronata oppure no.[19]

Sottospecie

Nella "Flora d'Italia"[19] per questa pianta sono indicate due sottospecie:

  • subsp. aeolica: è la stirpe principale.
  • Descrizione: le foglie inferiori hanno delle forme 1-2-pennatosette con superficie grigio-verde; il diametro degli involucri dei capolini è di 10 - 13 mm.
  • Distribuzione: si trova soltanto nelle isole della Sicilia.
  • subsp. pandataria (Fiori & Bég.) Anzal..
  • Descrizione: le foglie inferiori sono intere (eventualmente hanno delle forme lirate) con superficie grigio-tomentosa; il diametro degli involucri dei capolini è di 8 - 10 mm.
  • Distribuzione: si trova soltanto nelle isole Ponziane e Ventotene. (alcune checklist considerano questa sottospecie un sinonimo[20])

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1-20.
  2. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 14 giugno 2021.
  3. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.193.
  4. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  5. ^ Judd 2007, pag.517.
  6. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 146.
  7. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 309.
  8. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  9. ^ Motta 1960, Vol. 1 pag. 514.
  10. ^ Judd 2007, pag. 520.
  11. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  12. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  13. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 303.
  14. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 138.
  15. ^ a b Barres et al. 2013.
  16. ^ a b Herrando et al. 2019.
  17. ^ Funk & Susanna, pag. 308.
  18. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 144.
  19. ^ a b Pignatti 2018, pag. 993.
  20. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 24 giugno 2021.

Bibliografia

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Centaurea aeolica: Brief Summary ( Italian )

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Il fiordaliso delle Eolie (nome scientifico Centaurea aeolica Guss. ex Lojac., 1903) è una pianta erbacea, angiosperma dicotiledone, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

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