L'Euforbia candelabro (Euphorbia candelabrum Trémaut ex Kotschy, 1857) è una pianta succulenta della famiglia delle Euphorbiaceae diffusa nell'Africa centrale e orientale.[1]
Il suo nome latino deriva dalla forma che assume nel corso della crescita, che la fa assomigliare alle ramificazioni di un candelabro.
In Etiopia è conosciuta con il nome in amarico qwolqwal.
È una pianta succulenta a portamento arboreo, con fusto ramificato, alto fino a 10 m.[2]
Le foglie sono piccole, lanceolate, caduche.
I fiori sono riuniti in infiorescenze a ciazio, poste nella parte sommitale delle ramificazioni, lungo le costolature. Fiorisce in primavera.
L'E. candelabrum è endemica del Corno d'Africa e dell'Africa Orientale, nelle aree attorno alla Rift Valley.
Cresce nelle zone desertiche di Etiopia, Somalia, Sudan, Kenya, Tanzania, Uganda, Burundi, Ruanda, Zaire, Malawi, Zambia e Zimbabwe.[3]
Sono note due varietà:
L'E. candelabrum è presente nella medicina tradizionale etiopica. Mescolata a miele raffinato, la sua linfa veniva usata come purgante per la sifilide, e mescolata con altre piante medicinali come unguento per trattare i sintomi della lebbra.
Il suo valore commerciale è irrilevante; Richard Pankhurst ha documentato due distinti tentativi di commercializzazione a Keren, Eritrea, anteriori al 1935, ma nessuno dei tentativi si è rivelato commercialmente praticabile.
L'Euforbia candelabro (Euphorbia candelabrum Trémaut ex Kotschy, 1857) è una pianta succulenta della famiglia delle Euphorbiaceae diffusa nell'Africa centrale e orientale.