Jacobaea (lat. Jacobaea) – mürəkkəbçiçəklilər fəsiləsinə aid bitki cinsi.
Jacobaea (lat. Jacobaea) – mürəkkəbçiçəklilər fəsiləsinə aid bitki cinsi.
Brandbæger (Jacobaea) er en slægt med ca. 40 arter, der nu[1] er udskilt af slægten Brandbæger (Senecio). Arterne er udbredt i Makaronesien, Nordafrika, Mellemøsten, Centralasien, Himalaya, Østasien og Europa.
Beskrevne arter
Jacobaea is a genus of flowering plants in the tribe Senecioneae and the family Asteraceae. Its members used to be placed in the genus Senecio,[2] but have been separated into the segregate genus Jacobaea on the basis of molecular phylogenetics in order to maintain genera that are monophyletic.[3]
The following species are recognised by The Plant List:[4]
The following additional species are accepted by Plants of The World Online:[5]
Jacobaea is a genus of flowering plants in the tribe Senecioneae and the family Asteraceae. Its members used to be placed in the genus Senecio, but have been separated into the segregate genus Jacobaea on the basis of molecular phylogenetics in order to maintain genera that are monophyletic.
Jacobaea es un género de plantas fanerógamas de la familia de las asteráceas. Comprende 126 especies descritas y de estas, solo 41 aceptadas.[4][5]
El género fue descrito por Philip Miller y publicado en The Gardeners Dictionary...Abridged...fourth edition 1754.[6]
Jacobaea: nombre genérico que podría provenir de dos fuentes posibles: (1) de St. James (Jacob o Jacobo), uno de los 12 apóstoles; o (2) en referencia a la isla de Santiago (Cabo Verde).[7]
El nombre científico aceptado actualmente (Jacobaea) fue propuesta por el botánico escocés Philip Miller (1691-1771) en la publicación ”The Gardeners dictionary, containing the methods of cultivating and improving the kitchen, fruit and flower garden, as also the physick garden, wilderness, conservatory and vineyard” (Cuarta edición, Londres) nel 1754.[8]
A continuación se brinda un listado de las especies del género Jacobaea aceptadas hasta julio de 2012, ordenadas alfabéticamente. Para cada una se indica el nombre binomial seguido del autor, abreviado según las convenciones y usos.
Fuentes: UniProt, GRIN[10] The Plant List,[11]
Jacobaea es un género de plantas fanerógamas de la familia de las asteráceas. Comprende 126 especies descritas y de estas, solo 41 aceptadas.
Jacobaea est un genre de plantes de la famille des Asteraceae (Composées). C'est l'un des genres de séneçons, notamment des séneçon de Jacob et séneçon cinéraire.
La description de ce genre est très ancienne, puisqu'elle est due à Philip Miller en 1754 (réf. précise nécessaire car Miller semble plutôt décrire une Amaryllidaceae du nom de Jacobaea lily). Néanmoins, dès la fin du XIXe siècle jusqu'à la fin du XXe, ce genre n'était pas reconnu valide. Les espèces qui le composent étaient rangées dans le genre Senecio. Ce n'est qu'à partir d'environ 2000 que des travaux ont permis de prouver la distinction entre le genre Jacobaea et le genre Senecio.
Selon NCBI (11 févr. 2011)[1] :
Jacobaea est un genre de plantes de la famille des Asteraceae (Composées). C'est l'un des genres de séneçons, notamment des séneçon de Jacob et séneçon cinéraire.
La description de ce genre est très ancienne, puisqu'elle est due à Philip Miller en 1754 (réf. précise nécessaire car Miller semble plutôt décrire une Amaryllidaceae du nom de Jacobaea lily). Néanmoins, dès la fin du XIXe siècle jusqu'à la fin du XXe, ce genre n'était pas reconnu valide. Les espèces qui le composent étaient rangées dans le genre Senecio. Ce n'est qu'à partir d'environ 2000 que des travaux ont permis de prouver la distinction entre le genre Jacobaea et le genre Senecio.
Jacobaea Mill., 1754 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, Tribù Senecioneae, Sottotribù Senecioninae), dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla tipica infiorescenza a “margherita” di colore giallo. Fino a qualche anno fa queste specie erano aggregate al genere Senecio.
Il nome generico potrebbe derivare da due fonti possibili: (1) da San Giacomo (o Jacobus); oppure (2) in riferimento all'isola di S. Jago (Capo Verde).[1]
Il nome scientifico attualmente accettato (Jacobaea) è stato proposto dal botanico scozzese Philip Miller (1691 – 1771) nella pubblicazione ”The Gardeners dictionary, containing the methods of cultivating and improving the kitchen, fruit and flower garden, as also the physick garden, wilderness, conservatory and vineyard” (Quarta edizione, Londra) nel 1754.[2]
I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.
L'altezza di queste piante varia da alcuni centimetri fino al massimo 10 dm (le specie alpine sono meno alte). La forma biologica prevalente è emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Altre specie sono camefite suffruticose (Ch suffr), ossia sono piante legnose alla base. Alcune sono acquatiche. Queste piante possiedono al loro interno delle sostanze chimiche quali i lattoni sesquiterpenici e alcaloidi pirrolizidinici.[3] Diverse specie sono bianco-tomentose più o meno su tutta la pianta.
Le radici sono in genere secondarie da rizoma.
Le foglie delle specie di questo genere si distinguono in base alla posizione in tre tipi: basali, cauline inferiori e cauline superiori. Quelle basali (rosetta basale) non sempre sono presenti, e se lo sono possono essere decidue alla fioritura, mentre quelle caulinari sono disposte in modo alterno. Il picciolo è presente soprattutto nelle foglie basali e in quelle inferiori, quelle superiori sono spesso amplessicauli. In alcune specie (Jacobaea alpina e Jacobaea subalpina) alla base del picciolo si possono trovare alcune strette e piccole lacinie. La lamina può essere pennatosetta (con segmenti a forma di lacinia o lobo) oppure intera con bordi seghettati e con forme varie (ovata, cordata o lanceolata). La consistenza può essere coriacea oppure tenue e il colore in alcune specie è bianco-tomentoso (come in Jacobaea gibbosa, Jacobaea incana).
L'infiorescenza è formata da diversi capolini (numerosi, fino a 60, o pochi, 2 – 5, a seconda della specie oppure uno solo come in Jacobaea uniflora); se sono tanti generalmente si riuniscono in formazioni corimbose. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae : un peduncolo sorregge un involucro (emisferico, campanulato, cilindrico o a forma di bicchiere) composto da diverse squame disposte su un unico rango e tutte uguali fra loro, che fanno da protezione al ricettacolo più o meno piano e nudo (senza pagliette)[4] sul quale s'inseriscono due tipi di fiori : quelli esterni ligulati e quelli interni tubulosi. Alla base dell'involucro può essere presente un verticillo composto da alcune squame minori (secondo rango di brattee).
I fiori sono zigomorfi e tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali.
I frutti sono degli acheni a forma più o meno cilindrica, striati e glabri o pelosi. Sono inoltre provvisti di un pappo biancastro di setole o peli disposti in serie multiple.
Le specie di Jacobaea sono distribuite più o meno su tutto il territorio italiano con una leggera prevalenza di specie alpine. L'habitat varia dalle schiarite dei boschi, alle brughiere, alle praterie rase ma anche zone paludose e umide (come Jacobaea erucifolia e Jacobaea paludosa).
Lo stesso argomento in dettaglio: Specie italiane di Jacobaea § Zona alpina.La famiglia di appartenenza del genere Jacobaea (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[6] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[7]). Il genere Jacobaea contiene poche specie (non più di una trentina) distribuite in tutto il mondo ma con habitat in preferenza situati in zone temperate.
Il genere Jacobaea è di recente costituzione (2006)[8]. In realtà questo gruppo di piante era già stato individuato nel 1754 dal botanico scozzese Philip Miller (1691 – 1771), ma in seguito le sue specie confluirono nel più grande genere Senecio (formando una sezione autonoma: “Sect. Jacobaea” (Mill.) Dumort.). Alcuni studi fatti all'inizio di questo nuovo millennio[9] avevano ulteriormente isolato questa sezione caratterizzata da foglie divise (e non), squame dell'involucro erette dopo la caduta degli acheni e piante generalmente perenni.[4] Finalmente recenti studi filogenetici (sui plastidi e sul DNA nucleare[8]) hanno dimostrato che questa sezione forma un clade ben supportato legato solo lontanamente alle altre specie del genere Senecio, giustificando così pienamente la “riabilitazione” del “vecchio” genere Jacobaea. Per merito del lavoro citato sono state individuate 27 specie da assegnare al nuovo genere. Le ricerche sono ancora in atto, è quindi possibile che altre specie del genere Senecio si trovino in una posizione migliore nel nuovo genere Jacobaea. Inoltre la recente formazione di questo genere non ha permesso alle varie checklist botaniche di essere prontamente aggiornate, creando così una certa confusione nella tassonomia di questo gruppo.
La specie tipo per questo genere è: Jacobaea vulgaris Gaertn.
Il cladogramma (a lato) parziale (con solamente alcune specie del genere) e tratto dallo studio citato[9], quando ancora Jacobaea era una sezione del genere Senecio, indica come elemento tipico di questo gruppo otto taxa strettamente correlati ed evolutisi recentemente (J. analoga [ora sinonimo di Senecio analogus DC.[10]] – J. maritima – J. ambigua – J. alpina – J. aquatica – J. vulgaris – J. arnautorum – J. subalpina) i cui rapporti ancora non sono stati risolti soddisfacentemente a causa di un elevato grado di uniformità genetica. Come clade più basale (più primitivo) del gruppo invece ci sono due ipotesi alternative: (1) il clade J. cannabifolia – J. paludosa potrebbe essere il “gruppo fratello” di tutte le altre specie del genere, (2) oppure (ipotesi più plausibile) è il gruppo J. minuta – J. abrotanifolia – J. incana – J. adonidifolia quello più basale di tutto il genere Jacobaea.[9]
All'interno del genere sono individuati alcuni gruppi di specie (o sezioni) con caratteri molto vicini. Qui di seguito sono indicati alcuni di questi gruppi relativamente al territorio italiano.
Il “Gruppo di Jacobaea alpina” (denominato da Sandro Pignatti nella ”Flora d'Italia” come “Gruppo di Senecio cordatus”) è formato dalle specie Jacobaea alpina e Jacobaea subalpina.[11]. Inizialmente a questo gruppo apparteneva anche le specie Senecio samniticus Huet in seguito considerata inclusa in J. alpina[12]. In realtà secondo le ultime ricerche questa entità è stata ripristinata come specie autonoma con il nome di Jacobaea samnitum (Nyman) B. Nord. & Greuter.[8] Questo gruppo è caratterizzato da grandi piante con foglie a lamina ovata o cordata e infiorescenze con numerosi capolini. In realtà questo gruppo (almeno secondo Pignatti) andrebbe ulteriormente approfondito in quanto certi caratteri di una specie di quando in quando si riscontrano anche nelle altre (numerosità dei capolini o presenza delle lacinie sul picciolo).
Un altro gruppo è denominato “Jacobeae erucifolia aggr.”[13], ed è composto dalle seguenti specie:
le cui principali caratteristiche sono l'involucro con 1 - 6 squame esterne, habitus erbaceo generalmente con superfici pubescenti, ciclo biologico perenne o bienne e con le squame eretto-patenti alla fruttificazione.[14]
Infine abbiamo l'aggregato “Gruppo di Jacobaea maritima” formato da Jacobaea gibbosa, Jacobaea maritima e Jacobaea ambigua[15] (in Pignatti a questo gruppo chiamato “Gruppo di Senecio cineraria” è associata anche la specie Senecio lycopifolius, ossia Jacobaea lycopifolia (Poir.) Greuter & B. Nord. ). Altri botanici includono in questo gruppo anche Jacobaea candida[16]. Questo gruppo è caratterizzato da un habitus bianco-tomentoso, foglie profondamente divise (pennatosette) a consistenza grassetta e infiorescenze corimbose ricche di piccoli capolini. La massima diversità si ha nel bacino mediterraneo (per l'Italia è la parte meridionale della penisola e la Sicilia).
Lo stesso argomento in dettaglio: Specie italiane di Jacobaea § Specie spontanee italiane.Il genere comprende le seguenti specie:[17][18]
Nella seguente tabella sono indicati i sinonimi più usati per le varie specie di Jacobaea:[18][20]
Alcuni generi simili alla Jacobaea sono indicati di seguito con le caratteristiche più distintive:
Jacobaea Mill., 1754 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, Tribù Senecioneae, Sottotribù Senecioninae), dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla tipica infiorescenza a “margherita” di colore giallo. Fino a qualche anno fa queste specie erano aggregate al genere Senecio.
Ståndssläktet (Jacobaea) är ett släkte i familjen korgblommiga växter med ca 40 arter. Några arter odlas som trädgårdsväxter. Släktet är närstående korsörtssläktet (Senecio).
Dottertaxa till ståndssläktet, i alfabetisk ordning:[1]
Ståndssläktet (Jacobaea) är ett släkte i familjen korgblommiga växter med ca 40 arter. Några arter odlas som trädgårdsväxter. Släktet är närstående korsörtssläktet (Senecio).
Jacobaea là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).[1]
Chi Jacobaea gồm các loài:
Jacobaea là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).
Jacobaea Mill. (1754)
СинонимыЯкобея (лат. Jacobaea) — род цветковых растений семейства Астровые (Сложноцветные). Большинство видов этого рода ранее включались в род Крестовник (Senecio).
Некоторые виды культивируются как декоративные растения. Некоторые растения являются ядовитыми.
Представители рода — травы, полукустарники и кустарники. Соцветие — корзинка.
По информации базы данных The Plant List (2013), род состоит из 43 вида[2]:
Ещё достаточно много названий видов имеют в The Plant List статус unresolved name, то есть имеются сомнения, не следует ли эти названия свести в синонимику других видов. В частности, статус unresolved name имеет название Jacobaea nemorensis (L.) E.Wiebe (Якобея дубравная); соответствующее растение более известно под названием Senecio nemorensis L. (Крестовник дубравный).
Якобея (лат. Jacobaea) — род цветковых растений семейства Астровые (Сложноцветные). Большинство видов этого рода ранее включались в род Крестовник (Senecio).
Некоторые виды культивируются как декоративные растения. Некоторые растения являются ядовитыми.