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Melica nutans ( Italian )

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La melica delle faggete (nome scientifico Melica nutans L., 1753 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).[1]

Etimologia

Il nome generico (Melica) fa riferimento alla parola "miele" ossia "erba del miele", nome assegnato dal botanico, medico e anatomista italiano Andrea Cesalpino (Arezzo, 6 giugno 1519 – Roma, 23 febbraio 1603) ad una specie di sorgo.[2] Tale nome è stato dato probabilmente per la dolcezza del gambo di alcune specie di questo genere.[3] L'epiteto specifico (nutans) indica un tipo di infiorescenza con fiori cadenti e oscillanti (annuenti).[4]

Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 1: 66"[5] del 1753.[6]

Descrizione

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Il portamento
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Le foglie
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Infiorescenza
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Spighetta
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Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 2 - 5 dm (diametro del culmo: 1 – 2 mm). La forma biologica è emicriptofita cespitosa (H caesp), sono piante erbacee, bienni o perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono dal suolo.[7][8][9][10][11][12][13][14]

Radici

Le radici sono secondarie (avventizie) da un rizoma sottile, orizzontale e sotterraneo.

Fusto

La parte aerea del fusto (culmo) è eretta o ginocchiata.

Foglie

Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie (quelle trasversali sono presenti ma deboli). Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.

  • Guaina: la guaina è abbracciante il fusto e priva di auricole; il bordo è strettissimo, alato e carenato; la superficie è glabra.
  • Ligula: la ligula è membranosa e subnulla (manca l'antiligula). Dimensione della ligula: 0,3 mm.
  • Lamina: la lamina, piana, ha delle forme lineari-pendule ed è glabra e liscia sulla superficie abassiale (quella adassiale è pubescente). Dimensione della lamina: larghezza 2 - 5 mm; lunghezza 10 - 26 cm.

Infiorescenza

Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, sono poco ramificate e formate da 10 o più spighette (fino a 15) pendenti ed hanno la forma di una stretta pannocchia unilaterale (non lanosa). La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Lunghezza della pannocchia: 6 – 20 cm. Lunghezza della squama: 0,2 - 0,5 mm.

Spighetta

Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, peduncolate con forme obovate e sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da due fiori fertili colorati di verde. È presente anche un fiore sterile (clavato); in questo caso è in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori o sotto le glume persistenti. Lunghezza delle spighette: 2 - 3 (8) mm.

  • Glume: le glume, con forme ovali e margini membranosi, sono scabre a talvolta sparsamente pubescenti; sono colorate di purpureo; la superficie è percorsa da 3 - 7 venature longitudinali. Lunghezza delle due glume: 3,5 mm e 5 mm.
  • Plaea: la palea è un profillo con due venature e apici cigliati.
  • Lemma: i lemmi dei fiori fertili sono glabri ed hanno delle forme ellittiche; la superficie è percorsa da 7 - 9 venature longitudinali.

Fiore

I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[8]
  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono membranose e non vascolarizzate.
  • Fioritura: da maggio a giugno.

Frutti

I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.

Riproduzione

  • Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento – dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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Distribuzione in Italia
(Distribuzione regionale[15] – Distribuzione alpina[16])

Fitosociologia

Areale alpino

Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[16]

  • Formazione: delle comunità forestali.
  • Classe: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Areale italiano

Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[18]

  • Macrotipologia: vegetazione forestale e preforestale.
  • Classe: Vaccinio myrtilli-Piceetea abietis Br.-Bl., 1939
  • Ordine: Piceetalia excelsae Pawłowski, 1928
  • Alleanza: Piceion excelsae Pawłowski, 1928
  • Suballeanza: Calamagrostio variae-Abietenion (Horvat) Exner & Willner, 2007

Descrizione. La suballeanza Calamagrostio variae-Abietenion è relativa alle foreste su suoli in prevalenza carbonatici. Le aree interessate sono quelle montane, submontane e subalpine delle Alpi e Prealpi. Le specie arboree maggiormente presenti in queste aree sono: Abies alba e/o Picea excelsa. Il sottobosco di queste comunità è molto ricco di specie arbustive (tra cui Lonicera alpigena e Sorbus aucuparia) ed erbacee (ad es. Calamagrostis varia e Anemone trifolia).[19]

Specie presenti nell'associazione: Picea excelsa, Abies alba, Vaccinium myrtillus, Oxalis acetosella, Lonicera nigra, Lonicera alpigena, Veronica urticifolia, Calamagrostis varia, Valeriana tripteris, Hepatica nobilis, Asplenium viride e Cardamine enneaphyllos.

Altre alleanze per questa specie sono:[18]

  • Lonicero caprifoliae-Carpinenion betuli
  • Quercion pubescenti-petraeae
  • Galio odorati-Fagion sylvaticae

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[11]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Melica è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae (tribù Meliceae) e raccoglie una novantina di specie distribuite nelle zone temperate in tutto il mondo.[7][8]

Filogenesi

Il genere di questa specie (Melica) è descritto all'interno della supertribù Melicodae Soreng, 2017 (tribù Meliceae Link ex Endl., 1830).[7] La supertribù Melicodae, dal punto di vista filogenetico, è la seconda supertribù, dopo la supertribù Nardodae Soreng, 2017, ad essersi evoluta nell'ambito della sottofamiglia Pooideae.[20]

Per il genere di questa voce è descritta la seguente sinapomorfia: gli apici delle glume sono traslucidi.

Il numero cromosomico di M. nutans è: 2n = 18.[21]

Variabilità

Su substrati più ricchi la pannocchia si presenta con più spighette e con foglie larghe fino a 5 – 8 mm.[9]

Specie simili

Due specie sono affini alla pianta di questa voce:[9]

  • Melica picta K. Koch: la ligula è acuta e lunga fino a 2 mm. Distribuzione: Europa centrale e orientale (in Italia si trova al Nord-Est[15]).[22]
  • Melica altissima L.: la pianta è alta fino a 1 metro, la ligula ha delle forme cilindriche e la pannocchia è di tipo spiciforme. Distribuzione: Europa sud-orientale (in Italia è considerata "esotica-naturalizzata"[15])[22]

Sinonimi

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]

  • Aira nutans Weber
  • Dalucum nutans Bubani
  • Melica montana Huds.
  • Melica nutans subsp. amurensis Prob.
  • Melica nutans f. fissurae Nyár.) Papp & Beldie
  • Melica picta f. fissurae Nyár.
  • Poa nutans (L.) Clairv.

Note

  1. ^ a b The Plant List, su theplantlist.org. URL consultato il 22 aprile 2019.
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 255.
  3. ^ Etymo Grasses, pag. 187.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 22 aprile 2019.
  5. ^ BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 22 aprile 2019.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 22 aprile 2019.
  7. ^ a b c Kellogg 2015, pag. 220.
  8. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  9. ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 511.
  10. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 841.
  11. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  12. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  13. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 22 aprile 2019.
  14. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su kew.org. URL consultato il 22 aprile 2019.
  15. ^ a b c Conti et al. 2005, pag. 128.
  16. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 904.
  17. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 24 aprile 2019.
  18. ^ a b Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 24 aprile 2019.
  19. ^ Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 74.1.1.3 SUBALL. CALAMAGROSTIO VARIAE-ABIETENION (HORVAT 1962) EXNER & WILLNER 2007. URL consultato il 23 aprile 2019.
  20. ^ PeerJ 2018, pag. 13.
  21. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 22 aprile 2019.
  22. ^ a b EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 23 aprile 2019.

Bibliografia

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La melica delle faggete (nome scientifico Melica nutans L., 1753 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).

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