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Mulloidichthys martinicus ( Italian )

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Mulloidichthys martinicus (Cuvier, 1829) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Mullidae diffuso nell'oceano Atlantico tropicale[2].

Distribuzione

L'areale comprende principalmente l'oceano Atlantico occidentale tropicale dalla Florida al Brasile comprendendo le Bermuda, il mar dei Caraibi e il golfo del Messico. Sembra assente nella zona dell'America meridionale compresa tra le foci dell'Orinoco e del Rio delle Amazzoni dove non esistono reefs corallini a causa della bassa salinità dell'acqua. Nell'Atlantico orientale è molto più rara e segnalata sporadicamente solo alle isole del Capo Verde e di São Tomé[1][3][4].

È diffuso nelle zone sabbiose e ciottolose nei pressi delle barriere coralline, sia nelle lagune che nelle barriere costiere. I giovanili sono comuni nelle praterie di alghe e fanerogame marine[1][3][4].

Vive tra 0 e 49 metri di profondità[3], occasionalmente più in profondità fino a un massimo di 135 metri[1] ma comunemente sopra i 35 metri[3].

Descrizione

L'aspetto esteriore non si discosta sensibilmente da quello della triglie mediterranee con bocca terminale-inferiore e due barbigli sotto il mento. La colorazione ha sfondo chiaro con una vistosa fascia gialla tra l'occhio e la pinna caudale, che è anch'essa gialla. Anche le altre pinne sono di colore giallo più o meno intenso. È il Mulloidichthys meno vistosamente colorato[3][4].

La lunghezza massima sfiora i 45 cm ma comunemente non supera i 28 cm[3].

Biologia

Comportamento

Forma grandi banchi nei pressi dei coralli di giorno quando non è intento ad alimentarsi mentre durante il foraggiamento è solitario o si riunisce in piccoli gruppi[4]. Forma banchi misti con altre specie come pesci chirurgo, labridi e pesci grugnitori[1], di questi ultimi soprattutto è frequente l'associazione con Haemulon chrysargyreum[3]. Si crede che questi raggruppamenti offrano reciproca difesa nei confronti dei predatori[1].

Alimentazione

Si nutre di invertebrati bentonici[5] come policheti, molluschi bivalvi, isopodi, anfipodi e altri crostacei che scova nel sedimenti con i barbigli ricchi di chemiocettori[1].

Riproduzione

I maschi sono più grandi e in maggior numero rispetto alle femmine ma hanno sviluppo più lento. La maturità sessuale viene raggiunta a una lunghezza di 17,5 cm nelle femmine e di 18,5 cm nei maschi. La riproduzione avviene due volte all'anno, in primavera e in autunno[1].

Predatori

La letteratura cita casi di predazione su questa specie da parte di Coryphaena hippurus, Euthynnus alletteratus ed Epinephelus guttatus[6].

Pesca

La pesca di questa specie ha un'importanza relativamente scarsa e non contribuisce significativamente all'industria peschereccia di nessuno dei paesi in cui è diffusa[1]. Il suo consumo ha causato casi di ciguatera[3].

Conservazione

Si tratta di una specie da comune ad abbondante in tutto l'areale e soggetta a una bassa pressione di pesca. Lo stato delle popolazioni è ignoto ma non si ha prova di rarefazione. Per questi motivi la lista rossa IUCN classifica questa specie come "a basso rischio"[1].

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j (EN) Mulloidichthys martinicus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N, Mulloidichthys martinicus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Mulloidichthys martinicus, su FishBase. URL consultato il 27 giugno 2021.
  4. ^ a b c d R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  5. ^ (EN) Food items reported for Mulloidichthys martinicus, su FishBase. URL consultato il 27 giugno 2021.
  6. ^ (EN) Organisms Preying on Mulloidichthys martinicus, su FishBase. URL consultato il 27 giugno 2021.

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Mulloidichthys martinicus: Brief Summary ( Italian )

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Mulloidichthys martinicus (Cuvier, 1829) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Mullidae diffuso nell'oceano Atlantico tropicale.

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